PATCHOULI

“Il suo aroma racchiude la delicatezza e il fascino delle foglie, il vigore dei legni; poche gocce avvolgono l'aura di mistero e sensualità”.

 Sensualità o vecchiume?

foto dal web
 

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Il patchouli o lo si ama o lo si odia! La sua fragranza non lascia indifferenti. Per chi stima il suo profumo, il patchouli evoca fascino, calore e sensualità selvaggia che accende le fantasie e i desideri più intriganti ed erotici; al contrario, invece, chi non sopporta il suo aroma lo associa all'odore di chiuso, di cantine e mobili vecchi che sanno di muffa; d'altronde, gli stimoli olfattivi sono legati all'immaginario, alla memoria, al corso della vita di ognuno di noi; gli odori, i profumi sono legati alla parte più profonda della nostra centrale di comando: il sistema olfattivo, da cui la fragranza giunge direttamente al cuore.

In Oriente il patchouli era ed è utilizzato come febbrifugo, antisettico e antiparassitario, oltre che per profumare e proteggere la biancheria dalle tarme. Giunse in Europa verso il 1800, importato dall’India, dove veniva usato per profumare e proteggere dagli insetti gli scialli di gran moda in quegli anni; divenne molto popolare durante le contestazioni giovanili degli anni ‘70, quando sia uomini che donne usavano “indossare” il suo aroma, diffondendo con esso in maniera massiccia la concezione di identificazione in un movimento, di idee che non appartenevano a un solo sesso ma a tutta una generazione; in ogni luogo, in ogni ambiente si diffondeva questa fragranza che divenne così il profumo perfetto, senza distinzione di sesso.

Grazie al suo complesso di spiccate qualità antinfiammatorie e antisettiche, l’olio essenziale di patchouli è molto apprezzato a livello terapeutico, anzitutto per la cura di varie patologie della pelle: in applicazioni locali, diluito in olio vegetale, è efficace contro le dermatosi legate a un eccesso di sebo. Insieme alla lavanda e al tea tree rappresenta un ottimo rimedio per la pelle affetta da couperose e per gli stati infiammatori e allergici (in particolare la micosi). È antiflogistico e tonico al contempo, ottimo per alleviare le infiammazioni vascolari rinforzando contemporaneamente le pareti di vene e capillari; grazie alla sua azione astringente e decongestionante ha anche un’ ottima efficacia sulla stasi circolatoria; è quindi perfetto anche contro le emorroidi, usandolo in semicupi o in unguenti appropriati; può essere utilizzato in sinergia con pompelmo, geranio e limone. Il prof. Paolo Rovesti ha nebulizzato l'olio essenziale su soggetti che soffrivano di depressione, notando un'azione stimolante sul SNC; la fragranza ha un aroma molto piacevole ed è utile nella concentrazione e nel rilassamento, per chi soffre di ansia e stress. Nei massaggi può risultare sia stimolante che rilassante, dipende dallo stato d'animo di chi riceve il massaggio e dalla quantità d'olio essenziale utilizzato. 

Agisce molto bene anche sulla sfera psichica. Stimola la creatività, aumenta la concentrazione, definisce le idee. Nei casi di ansia tonifica il sistema nervoso. E’ adatto anche ai giovani che trovano difficoltà a identificarsi con il proprio corpo, li aiuta ad accettare le trasformazioni e i bisogni fisiologici del loro organismo. Riscalda i sentimenti.

Energia sottile: la sua profumazione pesante e profonda connette mente e corpo, ricollega alla terra. È molto utile per coloro che tendono a staccarsene emotivamente e mentalmente, per i sognatori che perdono il contatto con il quotidiano; rimette in equilibrio, comunica concretezza e scalda nei momenti in cui i sentimenti si raffreddano; lavora sull'istinto e il radicamento. E’ legato al chakra della base.

Geografia: cresce spontaneamente tra i 900 e i 1800 metri di altitudine nel Sud est Asiatico ed è coltivato estensivamente in India, Indonesia, Malesia. Il suo nome scientifico è  Pogostemon Cablin. Appartiene alla famiglia delle Labiate, e una sua esclusiva caratteristica è che con il passare degli anni quest'olio, quest'essenza migliora! Il suo aroma diventa rotondo, morbido, vellutato, caldo e prezioso. Trovare una qualità pregiata, pura di patchouli e farla invecchiare....: ecco come trasformarla in un'essenza decisamente personale! E' una pianta fragrante e morbida, alta circa un metro, con foglie ovali e larghe di colore grigiastro, con fiori bianchi e sfumature porporine che emanano un profumo di ribes il quale poi svanisce quando le foglie vengono tagliate due o tre volte all'anno, essiccate e lasciate a fermentare fino ad essere pronte per la distillazione in corrente di vapore. Il suo olio ha un colore che va dal giallo-bruno al bruno-rossastro, con un profumo molto persistente che sa di caldo, ambrato, legnoso e leggermente canforato, un che di terroso, di amaro e speziato, di foresta e fumo.

Benefici: ansia, infezioni da funghi, mal di testa da ansia, couperose, astenia, varici, emorroidi, infiammazioni urinarie, dermatosi seborroica, acne, micosi. Afrodisiaco, antirughe, stimola le ghiandole endocrine, aumenta la capacità di concentrazione.

Qualche idea:

Bagno caldo per una pelle profumata: miscelare 2 cucchiai di olio vegetale + 2 gocce di olio essenziale di benzoino + 1 di patchouli. Amalgamare bene il tutto e stenderlo su tutto il corpo massaggiando bene, in profondità e lentamente, per favorire la penetrazione degli oli. Immergersi nella vasca da bagno, facendo attenzione che la temperatura non superi i 38° e rimanere in ammollo per 10/15 minuti, poi tamponare la pelle con un telo

Composizione per un olio corpo profumato: cannella + gelsomino + patchouli + neroli + arancio.

Massaggio afrodisiaco: olio vettore con l'aggiunta di olio essenziale di gelsomino + ylang-ylang + patchouli. Massaggiare lentamente e profondamente.

Couperose: aggiungere alla crema viso 2 o 3 gocce di patchouli e massaggiare quotidianamente.

Avvertenza: da usare con cautela da parte di quei soggetti con riconosciuta allergia a profumi e cosmetici, e  da chi è allergico ai cibi speziati. Nei soggetti che soffrono di dermatiti o di eczemi fare attenzione a un eventuale eccesso di irritazione cutanea. Non ingerire.

 

 

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