ARANCIO DOLCE

 “Da usare sempre, quando si vuole e soprattutto quando ci si sente tristi:dona un senso di serenità, piacere di fare e felicità.”

  Il profumo che ritempra

foto dal web


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Nel dizionario del linguaggio dei fiori l'arancio è associato alla “generosità”. È un albero sempre carico di fiori e frutti e di verde; è un amico generoso che ci offre tutti i suoi beni, appartiene alla famiglia delle rutacee che comprende, in termini generici, tutti gli agrumi, quindi anche arancio amaro, bergamotto, cedro, chinotto, limetta, limone, mandarino, pompelmo, lime. In campo alimentare viene utilizzato solo l’arancio dolce. L’aromaterapia prende invece in considerazione le due varietà di arancio, “arancio amaro” e “arancio dolce”, che producono molteplici effetti sia a livello fisico che mentale. I frutti della pianta dell'arancio sono per eccellenza la personificazione dell'immagine del sole, scrigno di luce che conforta, rischiara e porta allegria. Il suo profumo dolce ricorda le giornate calde e luminose e i suoi frutti - ricchi di proprietà benefiche.

Il suo aroma trasmette calore, gioia e leggerezza; la sua fragranza rende curiosi e disponibili, e il suo principio femminile è capace di trasformare la malinconia in serenità. Inalando il suo profumo, si allentano le tensioni che aleggiano nell’aria e che rendono tutto più pesante e teso; la mente si rilassa e tutto si può affrontare con maggior scioltezza, rendendoci più leggeri, disponibili e anche propensi al ridere. Qualche goccia di quest’olio nel diffusore per essenze renderà la stanza permeata di allegria e serenità, di cui beneficeranno soprattutto i bambini, che dormiranno e faranno sogni sereni. L’essenza di arancio dolce è un tonico nervino che può anche calmare, rilassare e rigenerare. Lenisce le infiammazioni e risolve le impurità della pelle, stimolando la rigenerazione cellulare e aiutando a mantenerla giovane, liscia e vellutata. Stimola la circolazione periferica e ammorbidisce le zone danneggiate e ruvide.  È ideale per tutte quelle parti del corpo che risultano fredde al tatto perché non godono di una buona circolazione sanguigna. Inoltre, grazie alla stimolazione del sistema linfatico, svolge un’azione disintossicante a livello dei tessuti; la nostra pelle ha infatti una buona affinità con l’olio essenziale d’arancio (non a caso, in presenza di cellulite, si parla di pelle “a buccia di arancia”); è quindi di aiuto nei trattamenti anticellulite, mescolato a una base di olio vegetale e qualche goccia di olio essenziale di cipresso.  Facilita la digestione, stimola la bile e col suo contenuto di vitamina C soccorre nel combattere la febbre.  Per le infiammazioni gengivali, diluito in acqua, è utile per gli sciacqui, o usato puro per le spennellature. Si può utilizzare per massaggi diluendo qualche goccia di olio essenziale in olio vegetale ed applicandolo sulle zone da trattare con movimenti dolci e distensivi; in alternativa, se ne può utilizzare qualche goccia per trattare la zona riflessa del piede. Qualora si volesse assumere quest’essenza per via orale è opportuno preferire l’olio di provenienza biologica, scegliendo quello di frutti provenienti dalla Sicilia o dalla Calabria, dove le condizioni climatiche sono ottimali per questo tipo di pianta.

È una delle essenze più utilizzate in cucina per conferire il suo aroma a dolci o gelati e per alcune ricette di carni, tipo l’anatra all’arancia, o per preparare in casa un Grand Marnier. Per chi volesse utilizzare gli oli essenziali in cucina si consiglia di usare solo ed esclusivamente olio essenziale biologico e di impiegarne pochissime gocce, magari anche solo una, per non creare l’effetto contrario che conferirebbe note amare.

Mitologia:In un episodio mitologico, si narra di Atalanta, figlia di Scheneo, che contro il volere del padre aveva deciso di non sposarsi. Ovviamente nemmeno i suoi corteggiatori erano della sua opinione e le richieste di matrimonio erano continue e pressanti. Atalanta, che era un'abile cacciatrice e velocissima nella corsa, stabilì che ogni pretendente si misurasse con lei in una gara a dir poco pericolosa per l'aspirante marito: il malcapitato doveva correre, mentre Atalanta lo inseguiva brandendo una lancia, e se superato veniva da lei stessa trafitto e ucciso. Ma un giorno Ippomene partecipò alla gara, e durante la corsa lanciò davanti ad Atalanta tre pomi d'oro donatigli da Afrodite. Atalanta, incuriosita, rallentò l'andatura per raccogliere quegli splendidi frutti e in quel modo perse la gara. Questa leggenda ha ispirato nel Rinascimento una fantasiosa associazione tra il colore delle arance simile a quello dell'oro e la loro forma che ricorda il sole al tramonto.

Geografia: si suppone che l'albero dell'arancio sia stato introdotto dagli Arabi nella Penisola Iberica intorno al XV secolo e da lì importato in Italia dai Portoghesi. Da ciò nacque il nome “Portogallo”, tuttora utilizzato in alcune regioni come il Piemonte o la Campania. Si pensa invece che l'arancio amaro abbia avuto origine nel Sud America, poiché alcuni esploratori ne trovarono parecchie piantagioni molto estese nello stato di Cuba; anzi nel continente sudamericano se ne trovano ancora delle varietà selvatiche. Le grandi coltivazioni di piante di arancio dolce si affacciano sul Mediterraneo: sono in Spagna, Africa del Nord, Sicilia, Calabria, Francia, Portogallo, ma anche Cuba e Stati Uniti. Grazie alle vitamine C, A, B1, B2, PP, B5, B6, E e alla sua composizione chimica che contiene limonene dall'80 al 90%, citronellolo, nerolo, geraniolo, aldeidi, cumarine e acido citrico - i suoi frutti sono ben tollerati da chi soffre di gastrite e disturbi epatici. L’arancio dolce è anche tonico, antiscorbuto, alcalinizzante, digestivo, vermifugo e sedativo. Il suo olio essenziale si ricava dalla pressione a freddo della buccia del frutto; dapprima si ottiene una sostanza cerosa dalla quale, per centrifugazione, si estrae un’essenza color arancio che contiene molta vitamina C e carotene (provitamina A). Per ottenere circa 500 gr di olio essenziale occorrono circa 1000 arance.

Benefici:

Piano fisico : coliti, nervosismo, difficoltà digestive, spasmi cardiaci, palpitazioni, infiammazioni delle gengive. Antirughe nei trattamenti profumati per il viso. È un rigeneratore cellulare, tuttavia non adatto per pelli sensibili.

Piano emozionale: è un tipo di aroma che può essere utilizzato da tutti, adulti e bambini malinconici e nervosi, nei momenti di tristezza o di ricerca di calore, o quando si è irritati, ansiosi o nervosi. Nel diffusore d’essenza produce un buon profumo per l’ambiente e dà origine a un’atmosfera più serena, con un effetto positivo sull’umore e come stimolatore della creatività. È anche detto olio della serenità, perché nutre l’anima riempiendola di sentimenti positivi di gioia; riscalda le serate d’inverno e crea un’atmosfera gradevole e spensierata.

Bellezza: cellulite, infiammazione e invecchiamento o secchezza cutanea, pelle ruvida o callosa, cattiva circolazione del sangue, ritenzione dei liquidi, pelle grassa e spessa, dermatiti.

Qualche idea:

cellulite: in 50 ml di olio base o crema aggiungere 15 gocce di arancio dolce + 15 di ginepro oppure di cipresso.

composizione per un olio corpo profumato: arancio + mandarino + niauly + benzoino + vaniglia – arancio + ylang-ylang – arancio + gelsomino + incenso.

gambe fredde, mani fredde: arancio dolce + cannella.

infiammazione gengivale: diluita in acqua o pura per spennellature.

malessere da stress: lavanda + rosmarino + arancio dolce.

per migliorare la pelle del corpo, renderla più morbida e vellutata : arancio dolce + gelsomino, una miscela dal profumo celestiale.

pulizia di strumenti musicali e cura di mobili pregiati:: arancio dolce + pino cembro + cipresso diluiti in olio vegetale di jojoba.

per addolcire l’ambiente ed eliminare le tensioni: cannella + arancio dolce.

Avvertenza: prestare attenzione nell'esporsi al sole se si utilizza quest’essenza: può provocare irritazione sulle pelli delicate. Le persone che soffrono di reazioni allergiche da frutti citrici non dovrebbero utilizzare questo olio essenziale. Non ingerire.


 


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